10 strategie per rimanere sani di mente in un mondo sempre più digital

10 strategie per rimanere sani di mente in un mondo sempre più digital

Il mondo digitale è una grande opportunità, per tante ragioni. Ma può diventare un grosso problema quando ne diventiamo dipendenti. Ecco 10 modi per avere una vita anche offline.

Il lockdown dei mesi scorsi, ha “costretto” in qualche modo gli italiani a diventare sempre più digital. Un dato, su tutti, ci fa capire le dimensio

Il lockdown dei mesi scorsi, ha “costretto” in qualche modo gli italiani a diventare sempre più digital. Un dato, su tutti, ci fa capire le dimensioni del fenomeno: secondo il rapporto globale “How Video is Changing the World” di Limelight Networks, gli italiani hanno trascorso ogni giorno 3 ore e 40 minuti, in media, a guardare video online durante il lockdown.

Se da un lato molti salutano tali dati in maniera positiva, come la definitiva modernizzazione della popolazione, d’altro canto non si può fare a meno di riflettere sui possibili effetti negativi della sovraesposizione agli strumenti digitali.

Susanna Newsonen, la “happyologist” (neologismo che potremmo tradurre con “feliciologa”), con un master in Applied Positive Psychology, suggerisce dieci tecniche per rimanere sani di mente, anche senza rinunciare del tutto a smartphone e computer.

Il mondo online non è il mondo reale

Il primo passo è rendersi conto che il mondo dei social e dei siti web non è il mondo reale: anche quando leggiamo delle notizie, dobbiamo sempre capire che i media presentano “ciò che sanno essere vero, in modo tale da attrarre più visualizzazioni possibili”. Lo stesso accade anche con i profili dei nostri amici, che quasi sempre condividono solo i momenti migliori della propria vita, più raramente le difficoltà, di cui tutti facciamo esperienza. È bene quindi ricordare, innanzitutto, che può esserci una grande differenza tra la vita reale e la sua rappresentazione online.

Svegliati e addormentati offline

Newsonen suggerisce poi di staccare completamente dall’online almeno per 60 minuti al giorno. La metà di mattina, appena svegli: un momento da dedicare all’esercizio, alla meditazione, alla scrittura di un diario o a qualunque altra attività. Lo stesso, la sera, prima di dormire: leggere, parlare con il proprio partner e così via.

In questo modo, la mente sarà accompagnata verso uno stato di rilassamento, che migliorerà la qualità del sonno.

Digital detox

Oltre alla disintossicazione quotidiana, Newsonen consiglia di staccare completamente dall’online, almeno in alcuni giorni della settimana: magari la domenica, anche solo mezza giornata, per cominciare. L’idea poi è di allungare il tempo dedicato a questo digital ‘detox’: da mezza giornata a un giorno intero, poi un fine settimana, poi ancora una settimana o ancora un mese. “Ricorda che stiamo parlando della tua salute mentale: devi lasciar riposare la mente per mantenerla in salute e felice”, spiega.

Leggi anche: “Mi sono disintossicata dal cellulare per 30 giorni”: pro e contro di una scelta

Non discutere con i troll

Ci siamo cascati tutti, almeno una volta: discutere su Internet con persone che hanno sempre voglia di litigare, attaccare, perfino insultare apertamente. Spesso questi profili – che vengono chiamati in gergo ‘troll’ – non appartengono neppure a persone reali. E anche quando sono utenti in carne e ossa, hanno spesso completamente smarrito l’idea che dietro ogni schermo ci sono delle persone reali, con sentimenti reali. Quindi non interagire con loro in alcun modo e, se sei attaccato da qualcuno, bloccalo direttamente.

Imponi dei limiti

Esistono delle app, a volte installate nativamente sul tuo smartphone, che misurano quanto tempo dedichi al cellulare, ogni giorno, e ti permettono anche di bloccare le app che apri di più, al raggiungimento di un certo numero di minuti o ore di utilizzo. Scaricarle ti aiuterà a sentirti meno frustrato per tutto il tempo che senti di aver sprecato online o per il confronto che fai, anche inconsciamente, con i profili delle persone che segui. Un altro rischio è quello del cosiddetto “sovraccarico informativo”, quel paradosso per cui leggendo tante notizie online, finisci per ritrovarti meno informato di prima, per via della confusione mentale generata dal sovraccarico.

Non collegarti quando ti annoi

La noia è spesso la motivazione principale che ci spinge a perdere tempo sui social media e scrollare all’infinito le bacheche senza riuscire a fermarci. Un comportamento senza senso, né scopo, che spesso finisce per lasciarci solo vuoti e confusi. Quando hai del tempo libero e non sai che fare, evita quindi di passarlo sui social. Anche se vuoi continuare a usare i tuoi strumenti digitali, prova a fare qualcosa di più utile o emotivamente arricchente: ascolta una canzone o un podcast, scegli un contenuto motivazionale o che possa formarti su determinati aspetti del tuo lavoro. Oppure, semplicemente, resta in silenzio a riflettere.

Occhio a come ti senti

Esistono delle emozioni difficili da gestire, che possono essere peggiorate dallo scroll compulsivo sui social. Quando ti senti stressato, ansioso o semplicemente giù, evita di andare online: la trappola del confronto con gli altri può peggiorare enormemente queste sensazioni. Un altro rischio che corri è quello di drammatizzare eccessivamente le notizie negative che leggi, finendo per sentirti senza speranza. Meglio scegliere, anche qui, attività alternative: chiama un amico o un familiare, fai una passeggiata o un bagno, piangi. Fa bene, a volte, sfogare i propri sentimenti più difficili: fanno parte del nostro essere umani. Meglio non cercare di metterci “una pezza” navigando compulsivamente sul web.

Approfondisci: Le emozioni possono confonderci: ecco come riconoscerle e affrontarle

Non devi per forza pubblicare

Abbiamo finora indicato dei comportamenti “passivi” da evitare. Ma anche quelli attivi possono creare problemi: non è obbligatorio condividere foto, pensieri, articoli, blog e così via. Stabilisci tu le regole di pubblicazione, tu sei in controllo delle conversazioni a cui vuoi partecipare e quali no. Non sentirti costretto a pubblicare, solo perché altrimenti non ti senti “cool”.

Non diventare un troll a tua volta

Un’altra regola d’oro di Newsonen è: “Se non hai niente di positivo da dire, non dire niente”. Oltre a mettere in guardia dai troll, l’esperta sottolinea come sia semplice passare anche dall’altra parte della barricata. Quando abbiamo avuto una brutta giornata, specialmente, è difficile controllare le emozioni e si finisce per riversare la propria rabbia su qualcun altro con cui non siamo d’accordo. Ma la negatività, spiega, porta solo altra negatività. Questo non vuol dire evitare di confrontarsi con chi ha opinioni diverse dalle nostre, quanto piuttosto dialogare con rispetto e compassione.

I tuoi follower non ti dicono quanto vali

“Tutti gli uomini sono stati creati uguali”, recita l’inizio della Dichiarazione di indipendenza: tutti abbiamo uguale dignità e valore, indipendentemente da quanti follower abbiamo su Instagram o da quanti like ricevono i nostri post su Facebook.

Approfondisci: Come la lettura (e non i social) ti aiutano a riposare e ricaricare la mente

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10 strategie per rimanere sani di mente in un mondo sempre più digital

di Gennaro Sannino Tempo di lettura: 4 min
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