6 anni sull’Himalaya: la vita, il lavoro full time e il tempo per se stessi

6 anni sull’Himalaya: la vita, il lavoro full time e il tempo per se stessi

«Non c’è mai tempo per fare tutto il nulla che vuoi», disse una volta Bill Watterson, il mitico creatore della striscia a fumetti Calvin & Hobbes.

«Non c’è mai tempo per fare tutto il nulla che vuoi», disse una volta Bill Watterson, il mitico creatore della striscia a fumetti Calvin & Hobbes. Con il suo sarcasmo, Bill ha centrato in pieno una delle verità più profonde dell’essere umano: non si vive per lavorare. Può sembrare una banalità ma non è così. Lavorare troppo equivale a produrre meno. Per amare il proprio lavoro questo non deve diventare un’ossessione. Ecco perché si diffondono teorie e pratiche lavorative basate sul cosiddetto Work-Life Balance. E ci sono addirittura persone che rifiutano in toto il modello di vita e lavoro proposto dalla maggioranza. È la storia, per esempio, di Mohit Satyanand, che per 6 anni della sua vita ha deciso di abbandonare il proprio lavoro full time per andare a vivere alle pendici dell’Himalaya. Un’esperienza che gli ha totalmente cambiato la vita. Il racconto è dello stesso Satyanand, su Quartz.

6 anni con se stessi

Mohit Satyanand ha 40 anni e un lavoro full time come consulente di marketing per aziende di grosso calibro, a Delhi, quando decide di sposarsi. Insieme a sua moglie, partono per un lungo viaggio di nozze, alle pendici dell’Himalaya: un anno in cui il tempo si dilata, dove si possono «passare interi inverni a guardare il tremolio delle lingue di fuoco nel camino», o dove ci si può dedicare a chiacchierare con il proprio partner in libertà. «Il tempo non controllato e misurato è un tesoro», spiega Satyanand.

La luna di miele sarebbe dovuta durare un anno. Ma all’arrivo del primogenito, decidono che non è ancora tempo di tornare.

«Una mattina, era autunno e il sole scintillava sulle gocce di rugiada, mentre l’Himalaya torreggiava nella sua purezza innevata, mia moglie offrì una preghiera di ringraziamento per tutta la grazia che ci era stata concessa. “Dobbiamo proprio ritornare?”, mi chiese. Non siamo ritornati. E abbiamo trascorso 6 anni incredibili nel nostro giardino nella foresta, guardando le pesche maturare e nostro figlio trotterellare per casa, dedicando serenate alla luna e bevendo vino di pesche fatto in casa».

La magia viene interrotta quando il piccolo compie 6 anni: è tempo di tornare in città, è tempo di andare a scuola. Ma niente è più come prima.

«Quando siamo tornati a Delhi, sapevo che non sarei mai tornato a un lavoro full time. Ero troppo consumato dall’amore per la vita e per la mia famiglia per incatenarmi di nuovo all’orologio e alla routine quotidiana». E quindi Satyanand ha cominciato a organizzare la propria vita in maniera diversa, più rilassata: «Guadagno solo una frazione di un professionista della mia età ed esperienza. Ma di questo sono grato».

Cosa fare?

Non tutti possiamo permetterci 6 anni in Himalaya, senza lavorare. Questo è evidente. Ecco perché il sistema produttivo dovrebbe guardare a esperienze di Work-Life Balance che permettano a lavoratori e imprenditori di non trasformare la propria vita in una trappola.

In Svezia, il comune di Göteborg ha ridotto l’orario di lavoro da 8 a 6 ore al giorno. In questo modo, sono stati ridotti i giorni di assenza dal lavoro per malattia. Netflix, la compagnia di streaming più famosa al mondo, non tiene conto dei giorni di vacanza dei suoi dipendenti. Negli Stati Uniti, il 10% delle aziende dà la possibilità ai dipendenti di lavorare su 4 giorni a settimana, Google ‘obbliga’ i dipendenti al 20% di tempo libero durante l’orario di lavoro e già da qualche anno, la Microsoft ha abolito l’obbligo di restare in ufficio.

«Contano i risultati, non le ore che passi in ufficio», ha detto di recente Richard Branson, fondatore dell’impero Virgin. Ed è proprio questo il punto. Secondo uno studio dell’Università californiana di Stanford, la produttività crolla quando si superano le 50 ore di lavoro settimanali e chi lavora 70 ore a settimana ottiene gli stessi risultati di chi lo fa per 55.

Dovremmo tutti passare più tempo a fare “nulla”. Ne va del nostro lavoro. Ne va della nostra esistenza su questo pianeta.

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6 anni sull’Himalaya: la vita, il lavoro full time e il tempo per se stessi

di Gennaro Sannino Tempo di lettura: 3 min
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