Spesso ascoltiamo musica mentre svolgiamo attività ripetitive e noiose. La musica ha infatti un impatto sul nostro umore (sappiamo per esempio che p
Spesso ascoltiamo musica mentre svolgiamo attività ripetitive e noiose. La musica ha infatti un impatto sul nostro umore (sappiamo per esempio che può aiutarci nei momenti tristi) e, per molte persone, è una vera e propria colonna sonora della propria vita, qualcosa di cui nella quotidianità non possiamo fare a meno.
La musica, tuttavia non è solo un accompagnamento. Il suo potere è enorme e, se ben scelta, può aiutare a migliorare la concentrazione e, quindi, le prestazioni delle varie attività che stiamo svolgendo. Sia che si tratti di lavoro, che di studio, o anche semplicemente una sessione di allenamento.
Del resto, l’attenzione oggi è una risorsa cognitiva sempre più scarsa e i fattori ambientali minano pesantemente la nostra capacità di restare concentrati.
La musica può venire in nostro soccorso, permettendo alla nostra mente di filtrare le distrazioni esterne e indirizzare meglio le nostre energie mentali.
Ma come aumentare il potere della musica?
Shahram Heshmat, Ph.D., professore emerito associato presso l’Università dell’Illinois a Springfield, ha selezionato cinque consigli per trasformare la musica in un potente alleato della nostra produttività. Ecco quali sono.
1. Scegliere il ritmo giusto
Varie ricerche condotte nel corso degli anni hanno dimostrato che ascoltare musica migliora la concentrazione. Questo perché la musica in sottofondo influenza umore e concentrazione, riducendo le distrazioni esterne.
Durante lo svolgimento di un compito noioso, la musica può stimolare la nostra mente, portando a prestazioni migliori.
Tuttavia, è importante scegliere il giusto tipo di sottofondo. I brani scelti, infatti, devono avere il ritmo giusto, per evocare nel nostro animo l’umore e l’entusiasmo giusti per svolgere i vari compiti richiesti.
Per esempio, durante la guida è rischioso scegliere un ritmo forte e veloce, perché potrebbe portare a ridurre il nostro spazio di attenzione, ignorando segnali importanti, come un semaforo rosso. È importante quindi sincronizzare l’attenzione con il ritmo musicale scelto.
2. Rispettare i gusti musicali
Non esiste musica giusta o sbagliata. Esiste la musica giusta per noi. Nella scelta dei brani, è molto importante tenere in debita considerazione le preferenze personali.
Un tipo di musica che amiamo, infatti, stimola sentimenti positivi e, di conseguenza, aumenta la concentrazione. Brani che non ci piacciono, al contrario, la ostacolano.
In ufficio, dove tante persone possono avere preferenze diverse in termini musicali, è difficile riuscire a soddisfare le esigenze di tutti. In questo caso, dunque, meglio usare degli auricolari, che aiutano a creare una sorta di privacy uditiva, rispettando lo spazio e il gusto musicale degli altri.
3. Niente testi
Per favorire la concentrazione, l’ideale sarebbe scegliere brani composti esclusivamente da musica. I testi, infatti, possono distrarre soprattutto in caso di attività che richiedono un quantitativo maggiore di attenzione.
La scelta ideale è sempre quella che ci aiuta a conservare il giusto equilibrio di stimolazione, senza distrazioni eccessive.
4. Attenzione alle emozioni evocate
La musica ha come effetto anche quello di suscitare diverse emozioni in chi la ascolta. Alcuni brani, per esempio, possono ricordare eventi tristi, perché associati a determinati episodi della vita di ciascuno di noi. Altri, invece, possono renderci felici.
Nella scelta della musica di sottofondo è importante quindi tener conto anche degli effetti che questa può avere sul nostro umore.
Un brano deprimente può infatti spegnere l’entusiasmo durante lo svolgimento di un compito, rallentandoci nell’esecuzione. Un brano gioioso, al contrario, può portare a un maggiore controllo dell’attenzione. Le emozioni suscitate dalla musica, in definitiva, hanno un effetto importante sulla nostra concentrazione: tenerne conto ci aiuta ad amplificare i benefici dell’ascolto.
5 I brani migliori? Le colonne sonore dei videogiochi
Tra gli studiosi, c’è chi afferma che la musica migliore per stimolare la concentrazione sia la musica per i videogiochi. Le colonne sonore dei videogiochi moderni, in effetti, raramente hanno dei testi, oltre a essere progettate per coinvolgere e immergere completamente il giocatore nell’ambientazione in cui è inserito.
Sceglierle per lo svolgimento dei nostri compiti potrebbe quindi essere la soluzione migliore per migliorare la nostra concentrazione.
Musica giusta per compiti giusti
Oltre ai consigli forniti da Shahram Heshmat, è pensiero comune che alcuni tipi di musica siano più adatti per lo svolgimento di determinati compiti a lavoro.
Ecco alcuni esempi:
- Musica classica: ideale per lo svolgimento di lavori creativi, perché stimola l’immaginazione e riduce l’ansia;
- Elettronica: ideale per lo svolgimento di lavori ripetitivi o per le attività che hanno a che fare con i numeri;
- Musica jazz, indie rock, hip hop, blues: sono i brani scelti da chi svolge dei lavori delicati, perchè stimolano la concentrazione, ma aiutano a restare svegli;
- Suoni della natura: rilassano ed evocano sentimenti positivi, alleggerendo il carico di stress e aiutando la messa a fuoco degli obiettivi. Per questo, sono adatti a qualsiasi tipo di attività.
Nel corso del tempo, varie ricerche hanno dimostrato come la musica possa migliorare l’attenzione. Affinché però questa correlazione sia efficace, è necessario che i brani selezionati incontrino innanzitutto i gusti degli ascoltatori e siano sprovvisti di testi.
Si può iniziare sperimentando vari sottofondi musicali, cercando di capire quale ha l’impatto migliore sulle nostre performance. Anche variando tra generi diversi, a seconda del momento della giornata e del tipo di compito da svolgere.
Ascoltare musica sul posto di lavoro, quindi, può contribuire a ridurre le distrazioni, aumentando la produttività. Oltre a rendere i lavoratori più felici, soprattutto quando stanno svolgendo compiti ripetitivi e noiosi.
Approfondisci: Perché ascoltare musica mentre si lavora?
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