Ieri ho lanciato highscore.money, una classifica pubblica in cui si può entrare solo a pagamento. Il punteggio dipende dalla somma che decidete di pag
Ieri ho lanciato highscore.money, una classifica pubblica in cui si può entrare solo a pagamento. Il punteggio dipende dalla somma che decidete di pagare. Quanto maggiore è questa somma, tanto più alto è il vostro posto in classifica. Fino a questo momento gli iscritti mi hanno versato 2.251 dollari per essere inclusi nella classifica.
Com’è cominciata la cosa
Lo scorso dicembre stavo chattando con levels.io a proposito di come monetizzare i nostri siti web e di come i soldi non rendono necessariamente felici. Di fatto, le ricerche mostrano che la soglia corrisponde a circa 75.000 dollari: al di sopra di questa cifra, ogni dollaro in più sembra che non aggiunga niente alla propria felicità.
Detto questo, il reddito rimane per noi imprenditori un buon metodo per attribuire un punteggio alla nostra azienda. È un po’ come giocare a Tetris: non giochiamo per il punteggio, ma senza punteggio la cosasarebbe meno interessante.
(Per quanto può valere, a me sembra che mantenere questa prospettiva ci ponga in un’ottima posizione, e io mi sento molto grato per il fatto di esserci.)
Così mi venne l’idea di creare una classifica pubblica dei redditi degli iscritti, ma non trovai nessuno che volesse parteciparvi. Continuavo, però, a pensare che legare i redditi ad una classifica fosse una buona idea, così mi venne in mente di chiedere alla gente di pagare per entrare a far parte di una classifica del genere.
Sarebbe stato il più sofisticato gioco pay-to-play e un bel status symbol. Quello che si è disposti a pagare rappresenta il proprio punteggio. Quanto più si paga, tanto più alto è il punteggio. Sembrava un’idea ridicola, ma forse poteva funzionare. Pensai che valesse la pena tentare, così costruii il sito quel giorno stesso.
Cinque mesi dopo…
Era il 29 maggio, cinque mesi dopo, ed avevo completamente dimenticato highscore.money – lo avevo prodotto, ma non l’avevo mai mostrato a nessuno. Durante un’altra chat mi resi conto che era giunto il momento di lanciarlo e levels.io insistette che lo facessi già il giorno dopo. Grazie per la motivazione, Pieter!
Il lancio
Il sito non mi sembrava pronto, ma sapevo che se non l’avessi spedito il giorno stesso, non l’avrei spedito più. I prodotti non sono mai finiti e la maggior parte di essi non vede mai la luce perché i loro creatori cercano di raggiungere la “perfezione” finché non perdono interesse in essi e finiscono per non lanciarli più. Io però volevo concludere subito e decisi di non essere perfezionista ma di scrivere un tweet in cui annunciavo la URL al mondo.
Mi assicurai che ci fosse almeno un iscritto versando io stesso 10 dollari. Così almeno il sito non sarebbe sembrato una città fantasma.
Lo presentai ad alcuni notiziari online, come Product Hunt e Hacker News, dove fu veramente ben accolto, fin quando non fu cancellato dalle prime pagine, perché i moderatori ritennero che non fosse adatto ai loro utenti. Non ero d’accordo, ma i siti appartengono a loro e sono liberi di fare quello che gli pare. Nessun risentimento. Ovviamente misi il sito anche sull’elenco dei miei Beta.
I primi 5 dollari sono i più difficili
Sapevo che la cosa più difficile sarebbe stata avere le prime iscrizioni. Le persone non amano fare le cose per prime e preferiscono che siano gli altri ad iniziare. In psicologia questo fenomeno è conosciuto come “prova sociale” ed è il motivo per cui molti negozi virtuali riportano le recensioni dei clienti precedenti.
Alla fine, comunque, qualcuno offrì 5 dollari. Era una app per iPhone, che consentiva di suonare musica insieme ai propri amici. Di fatto una bell’idea.
Poi le cose si mossero rapidamente e molti cominciarono a condividere il sito con tanti altri: come mi aspettavo, una volta che cominciarono ad arrivare i primi pagamenti, gli altri si susseguirono rapidamente e il sito raggiunse presto una massa critica.
Boris, il CEO di The Next Web, scrisse una breve storia su di esso, che fu condivisa con i 1,66 milioni (!) di followers della pagina Twitter di The Next Web, facendo aumentare ulteriormente il traffico sul sito.
L’interesse di un investitore
Ad un certo punto ricevetti perfino il messaggio di qualcuno che mi offriva 1.500 dollari per una quota di partecipazione del 10% all’azienda.
Ok amico, questa è la mia migliore offerta: 1.500 dollari per il 10% di tutti i profitti che ci saranno da ora in poi. Pagamento annuale. È sufficiente che mi mandi un’e-mail in cui descrivi a parole tue l’accordo e mi lasci i tuoi contatti. Io trasformo il tutto in un bel contratto che firmeremo entrambi. Assicurati di avermi raggiunto, visto che non ricevo alcuna notifica per le mie e-mail. Sto andando a Beverly Hills, dove fra mezz’ora incontrerò alcuni ricconi a cui passerò la palla se ci accorderemo subito fra noi.
Anche se la valutazione di 15.000 dollari non era affatto male, pensai che questo affare avrebbe complicato troppo le cose, così rifiutai la proposta.
Il futuro
Al momento il punteggio più alto è 222 dollari (Jason Zook!). I pagamenti sono giunti a quota 51, per un totale di 2.251 dollari e una media di 44 dollari ciascuno. Niente male per un giorno di lavoro ed un progetto del quale mi ero quasi dimenticato! Sarà interessante scoprire come le cose si evolveranno da ora in poi. Date uno sguardo a highscore.money e forse deciderete di comprarvi il vostro posto in classifica.
Questo articolo è apparso originariamente su Medium. Segui l’autore su Twitter: @marckohlbrugge.
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