Cosa mangiare per aumentare la produttività al lavoro

Cosa mangiare per aumentare la produttività al lavoro

Stanchezza e confusione mentale dopo i pasti possono rallentare il nostro lavoro. Una nutrizionista consiglia cosa mangiare per restare concentrati in ufficio.

La scelta degli alimenti che consumiamo può avere un impatto molto importante non solo sulla nostra salute, ma anche sulla nostra concentrazione e p

La scelta degli alimenti che consumiamo può avere un impatto molto importante non solo sulla nostra salute, ma anche sulla nostra concentrazione e produttività lavorativa.

Pensiamo ad esempio a quante volte, dopo aver mangiato cibi troppo elaborati a pranzo, anziché riprendere le nostre attività vorremmo solamente andare a schiacciare un pisolino.

Secondo la psichiatra nutrizionista Uma Naidoo, alimentazione e concentrazione sono due elementi strettamente correlati. Per questo, prendere piena consapevolezza di cosa e come mangiamo a lavoro può incidere positivamente sulla nostra produttività.

Ecco quali sono gli alimenti migliori da consumare sul posto di lavoro, secondo la dottoressa, e alcune pratiche che possono aiutarci ad assumere un comportamento alimentare più consapevole e corretto. 

La produttività passa dalla bocca

Secondo un report del 2005, realizzato dall’Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO), mangiare male in ufficio causa un calo della produttività del 20%.

Il nostro corpo converte ciò che mangiamo in glucosio. Il glucosio è essenziale al funzionamento del cervello.

Quando il nostro organismo ne è carente, non riusciamo a concentrarci, per questo, dobbiamo fare in modo di integrarlo nel nostro corpo.

Tuttavia, ogni cibo ha un rilascio diverso di zuccheri. Alcuni alimenti, infatti, rilasciano il glucosio rapidamente. Pensiamo ai carboidrati semplici. Questi generano una scarica di energia immediata ma, successivamente, portano a un crollo. Altri, invece, forniscono zuccheri in maniera continuativa, ma richiedono al nostro sistema digestivo di lavorare di più, riducendo i livelli di ossigeno nel cervello.

Qual è la soluzione più giusta allora? Innanzitutto, la consapevolezza di come funzionano i diversi tipi di alimenti. Poi, la ricerca dell’equilibrio.

Affinché i nostri pasti al lavoro siano effettivamente un alleato dell’attenzione, è importante evitare porzioni troppo abbondanti, scegliere alimenti facilmente digeribili, bilanciati e che garantiscano il corretto apporto di acqua all’organismo.

Ma vediamo i consigli che la nutrizionista Uma Naidoo ha condiviso con Fast Company.

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Come scegliere gli alimenti da consumare in ufficio

Secondo la nutrizionista, esistono delle condizioni che, inevitabilmente, generano un calo di prestazioni. Come il consumo di cibi ricchi di carboidrati semplici (cibi lavorati e raffinati, che portano a un’impennata e un successivo crollo di zucchero nel sangue), un’elevata assunzione di caffeina e la presenza di intolleranze o allergie di cui non siamo a conoscenza.

Ad esempio, afferma, la presenza di confusione mentale, mal di testa, dolori muscolari e spiacevoli disturbi gastrointestinali dopo il consumo di alimenti contenenti glutine possono essere segnale di celiachia. O, comunque, della presenza di un’intolleranza alimentare.

Disturbi gastrointestinali potrebbero nascondere anche altre problematiche, come ad esempio colite ulcerosa, morbo di Crohn e così via. Si tratta di situazioni limite che, però, incidono pesantemente sugli effetti che il cibo può avere non solo sulla nostra resa nel lavoro, ma anche sulla nostra salute. Intervenire alla base può fornire un immenso sollievo, al corpo e alla mente.

Anche il consumo di alimenti che peggiorano lo stato infiammatorio del nostro organismo possono portare a un calo di concentrazione. Eliminare questo tipo di alimenti, infatti, contribuisce a ridurre il senso di pesantezza e affaticamento dopo i pasti.

Un’altra cosa da fare per restare concentrati in ufficio, dopo i pasti, è cercare di bilanciare gli abbinamenti di cibo. Diminuire la quantità di carboidrati semplici e introdurre più alimenti ricchi di proteine e fibre possono aiutarci a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e, quindi, far restare attivo il nostro cervello. Proteine e fibre, del resto, migliorano il controllo glicemico dell’organismo.

Le fibre, inoltre, concorrono alla salute dello stomaco. Sì, quindi, all’aggiunta di verdure, bacche, legumi, semi, noci e cereali integrali sani e a basso indice glicemico nella nostra dieta. Meglio prediligere però le proteine provenienti da fonti vegetali e non da pollame o altra carne.

Per orientarsi meglio, Uma Naidoo suggerisce di fare affidamento alla regola dell’80/20. Si tratta di una soluzione che garantisce una certa elasticità e consiste nella scelta di una dieta composta dall’80% di cibi integrali, ricchi di fibre, grassi sani e proteine di qualità provenienti da cibi sani. Il restante 20%, invece, consente di prendere la vita come viene. Perché tutti abbiamo bisogno di un po’ di libertà, utile a rendere i cambiamenti alimentari più accettabili e sostenibili.

La scelta dei cibi giusti da consumare in ufficio, comunque, passa prima di tutto da una profonda consapevolezza del proprio corpo e della propria mente.

È importante, infatti, che ci prendiamo del tempo per ascoltare come il nostro organismo risponde al consumo dei vari alimenti. Solo in questo modo potremo scegliere con consapevolezza quelli che realmente ci aiutano a tirare fuori il meglio di noi stessi.

Non solo. I benefici che un cambio di alimentazione porta a mente e corpo sono una forte spinta motivazionale. Sentirsi bene, infatti, ci aiuta ad abbandonare le cattive abitudini, quali possono essere il consumo di cibi ultra elaborati o ricchi di zuccheri.

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Pianificare i pasti per recuperare tempo

L’aumento di produttività passa però anche da una pianificazione dei pasti.

La pianificazione aiuta la consapevolezza e il controllo della propria alimentazione.

Se colti alla sprovvista, infatti, potremmo facilmente lanciarci su spuntini zuccherati e bevande ad alto contenuto di caffeina per recuperare energie durante la giornata.

La pianificazione dei pasti settimanali, semplici da preparare, ci fa risparmiare invece molto tempo e ci aiuta concretamente a preparare cibi nutrienti e salutari.

Il segreto in più, poi, è concedersi un po’ di riposo in più e svolgere attività rilassanti e che ci piacciono, per ridurre lo stress della nostra vita. Anche lo stress ci spinge al consumo di cibo spazzatura del resto. Largo inoltre al consumo di acqua: se non si riesce a consumare l’acqua tal quale come si trova, va bene anche aromatizzarla con agrumi o frutti di bosco, ricchi di antiossidanti.

Durante le pause programmate, infine, sì al movimento. Esercizi di stretching o semplicemente l’abitudine di trascorrere qualche minuto al sole, aiutano l’aumento di vitamina D nel corpo e il nostro umore.

Alimentazione corretta, riposo a sufficienza e aumento di attività fisica sono il connubio perfetto per aumentare la produttività sul posto di lavoro e vivere meglio.

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Cosa mangiare per aumentare la produttività al lavoro

di Gennaro Sannino Tempo di lettura: 4 min
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