Ecco come Marc Andreessen, VC miliardario, organizza ogni singolo secondo

Ecco come Marc Andreessen, VC miliardario, organizza ogni singolo secondo

Come organizza il suo tempo un imprenditore e investitore di successo? Scopriamo l’agenda di Marc Andreessen, che organizza ogni singolo secondo della sua giornata.

È tra i venture capitalist più influenti della Silicon Valley e quindi al mondo. Il suo fondo, famosissimo, porta il suo nome, insieme a quello del

È tra i venture capitalist più influenti della Silicon Valley e quindi al mondo. Il suo fondo, famosissimo, porta il suo nome, insieme a quello del suo socio storico, Ben Horowitz. Ha investito, tra i primi, in grossi affari come Instagram, Lyft, Pinterest, Slack, Skype, Airbnb, BuzzFeed, Oculus VR e GitHub (di cui vi abbiamo raccontato la storia qui). Il suo investimento più remunerativo? Quello in Facebook.

Ma la sua carriera è iniziata come imprenditore, quando ha cofondato uno dei primi browser di successo, Netscape, che AOL compra nel 1998 per 4,8 miliardi di dollari. Ripete l’impresa qualche anno dopo fondando Loudcloud, tra le prime a proporre la tecnologia del cloud computing: rinominata Opsware, ha venduto l’azienda a Hewlett-Oackard nel 2007 per 1,6 miliardi di dollari.

Lui è Marc Andreessen, un patrimonio da 1,4 miliardi di dollari, tante storie da raccontare e un’agenda fittissima di appuntamenti, anche con il suo tempo libero.

Ecco come organizza le sue giornate.

Tutto in agenda, anche il tempo libero

In una recente intervista, Andreessen ha raccontato la sua routine quotidiana e, soprattutto, come organizza il proprio tempo. In pratica, non ci sono mai buchi in agenda: l’investitore organizza infatti anche il proprio tempo libero. Tra le attività di quest’ultima categoria anche il “tempo per pensare”. Dopo una vita più disordinata negli anni passati, Andreessen ha deciso che organizzare anche i secondi della propria esistenza è diventata una pratica essenziale per il suo successo.

«La cosa principale – ha raccontato – è che sul calendario c’è letteralmente “tutto”. Ci scrivo le ore per dormire, l’orario in cui vado a letto e anche il tempo libero».

Anche se molto spesso non ci pensiamo e ci lasciamo trascinare dalle cose da fare, in realtà anche il tempo libero è un’attività importante per la nostra vita. Senza, non potremmo lavorare bene. Ecco perché per l’investitore è essenziale dedicare dei momenti fissi della giornata al riposo:

«Il tempo libero è un aspetto critico, dal momento che funziona come una valvola di sfogo. Puoi lavorare a pieno ritmo per molto tempo, ma solo se sai che dopo avrai del tempo da dedicare a te stesso. Ho scoperto che se non programmi abbastanza tempo libero per te, ti arrabbierai con il tuo calendario».

Oggi quindi, il tempo di Andreessen è organizzato meticolosamente in un calendario, con uno codice di colori che suddividono le diverse parti della giornata. E guai se non fosse così: “Altrimenti andrei in panico nel momento stesso in cui mi sveglio”, racconta. Ma la sua vita non è sempre stata così.

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Una vita senza programmi

Si tratta di una svolta a 360 gradi per l’investitore, che racconta di come in passato la sua vita fosse completamente sregolata. Ancora in un post del 2007 sul suo blog, Andreessen scriveva che “non organizzo nulla della mia giornata” e si rifiutava persino di fissare degli orari precisi per riunioni, appuntamenti o altre attività che non dovessero essere svolte per quella stessa giornata.

Un modello che ha seguito sin dai tempi del suo primo lavoro, quando, dopo la laurea in informatica all’Università dell’Illinois, faceva il programmatore a 6,85 dollari l’ora:

«In pratica, all’epoca lavoravo esattamente su una cosa alla volta, finché non ero esausto e collassavo dal sonno. Il giorno dopo mi alzavo e lavoravo ancora su quella stessa attività».

Niente agende, né calendari, né appuntamenti: in pratica “sapevo solo su cosa stavo lavorando” in quel momento, racconta, un po’ come “se non avessi alcuna organizzazione”.

Dopo l’exit di Loudcloud, però, qualcosa cambia. Insieme a Horowitz crea il fondo di venture capital Andreessen Horowitz, nel 2009, che rappresenta per lui un “uragano” di lavoro. Ma oltre alla grande quantità di nuove attività da svolgere, per Andreessen si tratta anche di rispettare un impegno preciso:

«[In Andreessen Horowitz] abbiamo deciso che tra i valori dell’azienda ci sia il rispetto delle persone con cui lavoriamo. Una parte di quel rispetto significa per noi non ignorare nessuno. Se ci contatti, allora avrai una risposta. Se ci impegniamo a fare qualcosa, allora la faremo».

La nuova filosofia richiede, chiaramente, un sistema organizzativo preciso, sia a livello societario, che a livello personale: da qui l’esigenza di un’agenda molto ben organizzata.

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Il tempo “non strutturato”

In realtà, il tempo per pensare di Andreessen è definito in calendario come tempo “non strutturato”, momenti cioè della giornata che possono essere dedicati sì al pensiero libero, ma che quando c’è bisogno, in caso di emergenza, possono trasformarsi in altro, concedendo all’investitore una certa flessibilità:

«È come nella più classica delle scene dei film d’azione: c’è un grande momento di crisi e qualcuno chiama la segretaria per dirgli “Cancella tutti i miei impegni!”. Beh, magari questo non succederebbe se tu avessi previsto un po’ di flessibilità nel tuo calendario», spiega.

Tutto il sistema di Andreessen ruota infine intorno a un’idea molto precisa: le organizzazioni non devono trasformarsi in “dittature”, dove solo il vertice decide tutto. Il rischio più grande per il proprio tempo (e quindi per la propria produttività) è l’assenza di delega, il doversi occupare di tutto, a causa dell’incapacità di fidarsi dei propri collaboratori, di diventare quindi dei “micromanager”, che prendono tutte le decisioni, anche le più piccole. Questo atteggiamento finisce per creare “una lunga fila di persone in attesa all’esterno del tuo ufficio, come un collo di bottiglia che, restringendosi, non fa passare più niente”. Un approccio deleterio per i manager, ma anche per i lavoratori:

«È demoralizzante lavorare in un’organizzazione che fa tutto l’opposto che delegare», conclude l’investitore.

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Ecco come Marc Andreessen, VC miliardario, organizza ogni singolo secondo

di Gennaro Sannino Tempo di lettura: 4 min
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