Gen Z e Millennial: giovani sempre più orientati ai viaggi green

Gen Z e Millennial: giovani sempre più orientati ai viaggi green

Sempre più giovani italiani scelgono destinazioni green per i loro viaggi: dalle soluzioni sostenibili in Italia e all’estero a esperienze di volontariato in borghi e associazioni ambientaliste.

Quasi il 75% dei giovani italiani appartenenti alla categoria dei Millennial e della Gen Z è propenso a effettuare viaggi green. È questo il risulta

Quasi il 75% dei giovani italiani appartenenti alla categoria dei Millennial e della Gen Z è propenso a effettuare viaggi green. È questo il risultato di un’indagine condotta da SpeedVacanze, tour operator specializzato in viaggi di gruppo, e riportata da Il Sole 24 Ore. L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 4 mila individui di età compresa tra i 18 e i 50 anni.

La ricerca, condotta in prospettiva dell’estate 2021, parla di un nuovo modo di concepire lo svago e il divertimento, più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

Lo scorso anno, la percentuale era solo del 35%. Una crescita espressione non solo dell’influenza di personaggi come Greta Thunberg, ma anche di una diversa esigenza da parte dei giovani di vivere il tempo libero e l’avventura.

Un minor impatto ambientale

A confermare la tendenza, anche uno studio condotto da Booking che mostra come il 54% della Gen Z sceglie le mete dei propri viaggi proprio in base all’impatto ambientale. Il 56% preferisce soggiornare in soluzioni green o sostenibili.

Le scelte si orientano a destinazioni che possono essere raggiunte con mezzi di trasporto meno inquinanti, come ad esempio i treni o i traghetti, o città che possono essere facilmente visitate spostandosi in bicicletta.

Anche gli atteggiamenti personali dei giovani sono cambiati. Asciugamani e/o lenzuola vengono riutilizzati per ridurre l’uso eccessivo di saponi e acqua e negli alloggi si punta anche al risparmio di luce e gas. I biglietti sono rigorosamente elettronici, per evitare lo spreco di carta. Gli spostamenti avvengono preferibilmente utilizzando i mezzi pubblici e il bike sharing e si mostra una certa sensibilità nei confronti della cultura locale e delle attività di raccolta dei rifiuti.

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Esperienze al primo posto

Ma non sono solo le soluzioni a basso impatto ambientale a guidare la scelta delle destinazioni dei giovani. Sempre più appartenenti alla Gen Z, infatti, sono orientati verso proposte esperienziali, che gli consentano di mettersi alla prova, investendo tempo ed energie in attività di volontariato.

Le soluzioni sono le più varie. Da quelle offerte da associazioni ambientaliste, come il WWF, che propongono itinerari naturalistici e archeologici, a gruppi che accompagnano i visitatori in percorsi alla riscoperta del fascino dei vulcani, come avviene in Sicilia e in Campania.

Ancora, molti giovani scelgono il whale watching, viaggi su imbarcazioni per l’osservazione di grandi cetacei, balene e delfini, presenti nei nostri mari.

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Viaggi italiani all’insegna del volontariato

Le vacanze esperienziali riguardano anche il prendersi cura di animali e città, salvaguardandone la salute o la bellezza delle aree. Come le soluzioni offerte da Legambiente che nell’Isola di Lampedusa organizza campi lavoro per i giovani, con lo scopo di aiutare le realtà locali nella conservazione delle specie più significative di flora e fauna presenti sul territorio. Una forma di turismo sostenibile che fa bene a chi lo sceglie ma anche al territorio nel quale si opera.

In particolare, una delle idee più interessanti nel settore è quella realizzata nella spiaggia dei Conigli, a Lampedusa, per anni oggetto di abuso e degrado e oggi meta preferita per la deposizione delle uova della tartaruga Caretta Caretta. Qui, le attività di volontariato sono finalizzate alla tutela della spiaggia e al controllo dell’impatto dell’uomo sul sito, in modo da aiutare a sorvegliare e proteggere i nidi, dalla deposizione alla schiusa delle uova.

Tra le mete turistiche maggiormente scelte sono presenti anche i borghi italiani spesso destinati all’abbandono. Qui, a cambiare è il senso stesso dell’alloggio, non più inteso come albergo tradizionale, ma come vari punti dislocati nelle vie del paese e gestite con un’unica reception e sala colazione. Si inizia a diffondere, infatti, il concetto di Albergo Diffuso, che ha come obiettivo quello di immergere i visitatori nella cultura locale, nel rispetto delle tradizioni e degli spazi.

In Italia le mete sono le più varie: dal Piemonte all’Abruzzo, fino ad arrivare in Basilicata e Sicilia.

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Un occhio alle mete europee

Ma viaggiare green non significa rimanere solo in Italia. I giovani, sempre meno condizionati dalle restrizioni sui viaggi e dalle preoccupazioni relative al distanziamento sociale dovute alla pandemia, si spostano verso mete estere che accolgono i turisti.

Come le mete green europee, che consentono ormai varie soluzioni sostenibili e suggestive.

Tra tutte, la Slovenia, capitale verde d’Europa nel 2016, che propone città a misura d’uomo, visitabili tramite bici o veicoli elettrici. Qui, le mete sono le più varie, anche grazie al “Programma verde del turismo sloveno” lanciato dal Governo con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile del turismo.

Anche Valencia, a partire dal 2019, ha avviato una strategia di revisione ambientale finalizzata al raggiungimento di un turismo sostenibile, con l’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2030.

Tra i primi Paesi al mondo che hanno messo in atto strategie ambientaliste c’è la Danimarca. Nel Paese nordico, gli appassionati di ciclismo hanno l’imbarazzo della scelta, a partire da Copenaghen e i suoi 1,1 milioni di km percorribili in bici.

Oltre alla Danimarca, la Svezia è il secondo Paese al mondo ad aver puntato sull’ecoturismo. Segue la Finlandia, piccola, ma molto attiva nella sua politica di azzeramento delle emissioni di carbonio. A tal proposito, infatti, il Paese ha lanciato nel 2019 il programma Sustainable Travel Finland, con l’obiettivo di diventare una delle destinazioni di viaggio più sostenibili al mondo. L’iniziativa ha riscosso molto successo, raccogliendo la firma di più di 500 aziende e destinazioni turistiche che hanno espresso la loro volontà di aderire al programma.

L’elenco dei Paesi meta di vacanze sostenibili è praticamente infinito, segno di un settore, quello del turismo, che sta cambiando prospettiva, soprattutto grazie alla spinga green del turismo giovani.

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Gen Z e Millennial: giovani sempre più orientati ai viaggi green

di Giusy Ocello Tempo di lettura: 4 min
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