Jerome Jarre, da zero ai milioni grazie al personal branding e al coraggio

Jerome Jarre, da zero ai milioni grazie al personal branding e al coraggio

Quando hai di meno devi fare di più. Si può sintetizzare in una frase la vita di Jerome Jarre, ragazzo 26enne nato nella periferia francese e cresciut

Quando hai di meno devi fare di più. Si può sintetizzare in una frase la vita di Jerome Jarre, ragazzo 26enne nato nella periferia francese e cresciuto da una ragazza madre. Timido da piccolo e vittima di bullismo, sceglie di diventare protagonista della sua vita. Viaggia, sperimenta, crea e oggi è uno dei ragazzi più seguiti e amati dai fan di tutto il mondo: più di 2,5 milioni di persone nel mondo seguono i suoi video divertenti e le sue riflessioni su Vine (piattaforma per creare video) e Snapchat, l’app dei messaggi che scompaiono celebre tra i teenager.

A New York con 400 dollari

Non è stata facile la strada del successo per Jerome. Albertville è una piccola città francese dove non ci sono molte speranze di diventare famosi. Lui è un ragazzo calmo, timido e “preso di mira dai bulli” come spiega la madre al New York Times. Poi scopre di avere anche il dono dell’intraprendenza e a 19 anni molla il college e se ne va lontano: destinazione Cina dove impara l’inglese e il cinese e apre tutta una serie di startup, una mezza dozzina in totale, tutti fallimenti clamorosi. Dopo la Cina si sposta a Toronto che diventa la sua porta di accesso per l’America. Quando arriva a New York è un pesce fuor d’acqua, non ha un appartamento, dorme in scantinati, ma inizia a usare Vine e a girare qualche video per divertirsi. Arrivano i primi like. Si sveglia la mattina, va in strada, gira video e li posta su Vines, uno di questi “Why is everybody afraid of love” fa un record di visite, tanto che la celebre trasmissione americana, “Ellen”lo invita al suo show. È la molla che dà il via a un’incredibile ascesa che lo porta in poco tempo a toccare gli 8 milioni di fan. Ma non è questa la sua unica fortuna.

Un’altra startup, ma questa volta di successo

In America viene chiamato da Gary Vaynercuck, imprenditore e venture, esperto di social media. Per Jerome è un mito, ha imparato gran parte di quello che sa sui social media seguendo alcuni suoi webinar online. Per questo tanta è la felicità per il ragazzo quando scopre che l’imprenditore lo vuole a bordo nella sua prossima attività. Grapestory, un’agenzia per fare lo scouting di nuovi talenti su Vine, Instagram e Snapchat, sulla quale Jerome è da poco emigrato, emulando il successo già avuto su Vine: «Capisce Vine, Snapchat e Instagram, meglio di chiunque altro» spiega Vaynercuck.

Come fare personal branding come Jerome

Oggi Jerome è adulato come una celebrità di Hollywood. Ma su cosa ha puntato per avere tanto successo? Abbiamo provato ad analizzare quali sono 5 segreti del suo personal branding.

1. Coerenza

Fin dal primo video il ragazzo si è fatto portavoce di valori positivi inneggianti all’amore per la vita. Per questo ha scelto di rifiutare un milione di dollari da un brand di cibo spazzatura che avrebbe voluto usarlo come testimonial.

2. Divertimento e riflessione

Sicuramente ha conquistato il suo pubblico con i suoi video divertenti (in uno di questi si lancia da un albero e “atterra” su una panchina su cui è seduta una ragazza, con in sottofondo “It’s raining men”). Ma a questo aspetto scanzonato si accompagnano perle e riflessioni, come i tanti messaggi in cui invita i giovani timidi e insicuri, come era lui all’inizio, a darsi da fare e agire per migliorare la loro vita. “Quando hai meno devi fare di più” è una delle sue massime più conosciute.

3. Equilibrio tra spontaneità e “scaletta”

Lui stesso ha più volte dichiarato che ci vogliono giorni e giorni di lavoro per partorire un video di successo. Una dura preparazione che non va a discapito della spontaneità di cui riesce sempre a dare prova nei suoi video.

4. Abbracciare delle battaglie comuni

In alcuni suoi video Jerome ha difeso alcune minoranze, come quando si è battuto per i diritti LGBT.

5. Flessibilità e coraggio

Non è il mezzo che conta ma la costruzione di un personaggio. Lo ha dimostrato Jerome che ha avuto la flessibilità, quando è stato il tempo, di passare su Snapchat e di provare un nuovo canale. Quanti di voi avrebbero lasciato una strada di successo per affrontarne una più incerta?

 

 

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Jerome Jarre, da zero ai milioni grazie al personal branding e al coraggio

di Giancarlo Donadio Tempo di lettura: 3 min
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