Lana del Rey: dalla vita in roulotte al successo mondiale

Lana del Rey: dalla vita in roulotte al successo mondiale

È una delle rivelazioni del pop degli ultimi anni. Lana Del Rey ha girato i club di New York cantando per sparuti gruppi di avventori, prima di sfondare. In quel periodo vive in roulotte e cerca lavoretti come baby-sitter e pittrice.

Oggi la conosciamo tutti come Lana del Rey, voce pluripremiata del pop internazionale, che vende milioni di dischi. È in arrivo il suo quinto album

Oggi la conosciamo tutti come Lana del Rey, voce pluripremiata del pop internazionale, che vende milioni di dischi.

È in arrivo il suo quinto album, è il volto della nuova campagna marketing di Gucci e ha appena acquistato una baita all’Echo Park di Los Angeles, valore di mercato: un milione di dollari.

Ma oltre al nome, la giovane Lana ha cambiato diversi lavori prima di arrivare al successo. Ecco la sua storia.

Da cameriera a baby sitter

Il vero nome di Lana Del Rey è Elizabeth Woolridge Grant, nata a New York nel 1986. È cresciuta in un piccolo villaggio nello Stato di New York, Lake Placid: tranquillo persino nel nome. A 15 anni il primo rapporto con il mondo “esterno”: la famiglia la manda a scuola nel Connecticut. A 18 anni, decide di spostarsi a New York City, dove si iscrive alla Fordham University. Qui si laurea in filosofia e metafisica.

Durante il college, racconta Lana, “è cominciata la mia esperienza musicale”. Come tanti cantanti e musicisti prima di lei (dal premio Nobel Bob Dylan a Lady Gaga), la giovane Elizabeth comincia a cantare in diversi club della città dedicati ai giovani talenti.

Da qui comincia a scegliere nomi d’arte per le sue performance. Il primo è semplicemente un’abbreviazione del suo nome vero: Lizzy Grant. Un altro nome utilizzato è stato Sparkle Rope Jump Queen o ancora Lizzy Grant and the Phenomena, durante le serate con una band di musicisti.

«Quando avevo 18 anni, sono arrivata a New York e cantavo tutto il tempo, ma non avevo pianificato seriamente la mia carriera. Ho semplicemente cominciato a cantare nei club di Brooklyn: avevo dei buoni amici e alcuni fan nella scena underground, ma suonavamo solo per noi stessi, niente di più».

Per guadagnarsi da vivere, Lana fa di tutto. Per quattro anni fa la cameriera, poi trova una serie di lavoretti su Craiglist, un sito di annunci molto popolare in USA:

«Da teenager ho fatto la cameriera per quattro anni: ero la preferita da tutti i clienti, a dirla tutta. Per mantenermi a New York visitavo Craiglist per cercare lavoretti: facevo traslochi, dipingevo pareti. In realtà una volta mi hanno pagato per non pitturare: ero davvero terribile. Ho fatto anche la babysitter, fino a circa 25 anni».

Il primo contratto

A 20 anni, con l’alias Lizzie, sigla il suo primo contratto con una casa discografica, la 5 Points: 10mila dollari per pubblicare il suo primo album (che però finisce nel dimenticatoio). Con quei soldi compra una roulotte e si trasferisce in un parco attrezzato, fuori città.

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«In quel periodo – ha raccontato – non volevo far parte della società di massa: pensavo che fosse volgare. Stavo provando a ritagliarmi la mia fetta di felicità in maniera creativa».

La giovane cantante continua a tentare la fortuna cantando nei bar. Prima della svolta vera passeranno circa otto anni. Un periodo durante il quale, la passione di Lana per la musica continua a crescere:

«Sono sempre stata sicura di questo: cantare è sempre stata la mia attività preferita. Agli inizi però è stata molto dura».

Per cinque anni, prima di sfondare definitivamente, Lana si dedica al lavoro in comunità: «Senza tetto, riabilitazione di persone dipendenti da droga e alcol: è stata questa la mia vita negli ultimi cinque anni», ha raccontato a Vogue subito dopo il primo successo.

Finalmente Lana

Durante un viaggio a Miami con la sorella, Elizabeth diventa infine Lana Del Rey.

«Volevo un nome che suonasse un po’ esotico – ha raccontato – e che mi ricordasse il mare e le coste della Florida».

I “maligni”, in realtà, sostengono che la svolta nell’immagine della cantante sia dovuta a una cospicua iniezione  di denaro da parte del papà. Secondo il Guardian, il papà di Elizabeth, Robert England Grant Jr., avrebbe messo a disposizione della figlia un entourage in grado di dare una svolta alla sua carriera stagnante. Uno dei primi passi sarebbe stato proprio il nuovo nome d’arte.

Grant ha alle spalle una carriera come copywriter nel Grey Group, prima di diventare imprenditore, fondando l’agenzia Web Media Properties, un gruppo che possiede un network globale di circa 8mila siti web.

In ogni caso, con il nuovo nome arriva la svolta tanto attesa. Nel giugno 2011 pubblica online il pezzo Video Games, a cui segue il video su YouTube, pochi mesi dopo. Le visualizzazioni arrivano a 20 milioni nel giro di cinque mesi. Un secondo singolo, Blue Jeans, è seguito poco dopo, totalizzando sei milioni di visualizzazioni. I primi concerti di Lana fanno registrare subito il sold out e l’artista vince il Next Big Thing, premio destinato alle giovani promesse durante i Q awards.

A gennaio 2012 arriva l’album, Born To Die, che arriva primo nella classifica delle vendite di album del Regno Unito.

«Cosa ha fatto con il primo assegno? Ho pagato il conto della mia carta di credito: 17mila e 200 dollari», ha raccontato Lana.

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Lana del Rey: dalla vita in roulotte al successo mondiale

di Carmen Guarino Tempo di lettura: 3 min
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