La pandemia ha profondamente cambiato le abitudini delle persone e i loro desideri. Lo smart working ha aperto nuove prospettive, come la possibilit
La pandemia ha profondamente cambiato le abitudini delle persone e i loro desideri. Lo smart working ha aperto nuove prospettive, come la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo, anche al mare. Una visione del tempo e dello spazio decisamente cambiata, che ha aperto nuovi scenari possibili e nuove sperimentazioni in tema di lavoro flessibile.
Ecco allora che c’è chi lancia iniziative interessanti, come Airbnb, che propone la possibilità di vivere e lavorare un anno lontani da casa, con alloggio pagato e rimborso spese di viaggio. I 12 fortunati viaggiatori selezionati dal sito di alloggi potranno infatti lavorare in giro per il mondo, appoggiando in diversi alloggi Airbnb e accompagnati da tre persone a scelta. In cambio, dovranno fornire feedback utili a migliorare la piattaforma, in favore di uno stile di vita flessibile e nomade. Ecco nel dettaglio l’iniziativa.
L’iniziativa
Airbnb, il sito online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio, con host che dispongono di spazi da affittare, ha da poco lanciato il suo progetto “Vivi ovunque, con Airbnb”.
Della durata di 12 mesi consecutivi (da luglio 2021 a luglio 2022), il progetto darà la possibilità ai vincitori di trascorrere 10 mesi viaggiando e soggiornando in alloggi presenti su Airbnb.
L’obiettivo è offrire ai partecipanti una modalità semplificata per attuare lo smart working on the road, negli alloggi Airbnb, in cambio di feedback utili a migliorare la piattaforma e rendere più facile “la possibilità di vivere ovunque con Airbnb”. Un’avventura on the road, a costo zero, per comprendere quali sono le soluzioni abitative ideali per chi viaggia da solo, o in famiglia, e i vantaggi economici dell’attività di host.
In particolare, i partecipanti daranno il proprio contributo su:
- Modifiche di prodotto e risorse per aiutare a realizzare un’esperienza in cui unire insieme vita quotidiana e viaggio;
- Informazioni utili per la ricerca di alloggi perfetti per persone che viaggiano da sole o in famiglia;
- Modalità per entrare in contatto con le comunità locali
- Mettere in evidenza i vantaggi economici dell’attività di host mentre si è in viaggio.
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A chi è rivolto il progetto
Da lavoratori in remoto, a creativi, a genitori che non vivono più con i figli, Airbnb ha destinato il suo programma a un gruppo eterogeneo di 12 persone a cui offrirà suggerimenti sulle case in cui alloggiare, le esperienze da vivere sul territorio e molto altro.
“Cerchiamo un gruppo variegato di 12 persone, ciascuna delle quali potrà essere accompagnata da altre 3 al massimo, che possano far parte del programma per 12 mesi consecutivi, da luglio 2021 a luglio 2022“, questo quanto leggiamo sul sito di alloggi online.
Il credito per effettuare le prenotazioni degli alloggi e il budget per i trasporti saranno erogati direttamente dalla piattaforma.
Il primo step della selezione è già terminato il 30 giugno, data ultima entro cui era possibile inviare la propria domanda di partecipazione. Ora, sarà Airbnb a scegliere i fortunati vincitori.
Coloro che riusciranno a superare il processo di selezione, e che decideranno di mettere a disposizione la propria abitazione sulla piattaforma durante i mesi “on the road”, avranno la possibilità di scoprire i vantaggi di diventare host mentre si viaggia. Un’attività che può generare delle entrate extra.
Airbnb stima, infatti, che tra i nuovi annunci inseriti sulla piattaforma e prenotati nel primo trimestre del 2021, il 50% ha ricevuto una richiesta di prenotazione entro 4 giorni dalla data di attivazione. Con un guadagno medio annuo di 9.600 dollari.
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Voglia di una vita nomade
La voglia di viaggiare è confermata da un’indagine che Airbnb condivide sul suo portale. Secondo la società, nel primo trimestre del 2021, il numero di notti prenotate per vacanze di almeno 28 giorni è aumentato del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’11% di chi ha usufruito del servizio ha dichiarato di adottare uno stile di vita “nomade”. Il 74% degli intervistati, invece, si è detto desideroso di vivere lontano sia dalla propria casa che dal proprio ufficio, una volta passata la pandemia.
Ma cosa desiderano gli italiani?
Dopo oltre un anno di pandemia, si accende negli italiani (e non solo) il desiderio di ridisegnare il proprio tempo libero. Costretti in casa per molto tempo, infatti, il desiderio più condiviso (47% degli intervistati da Airbnb) è quello di fare una vacanza, anche piccola. L’idea di viaggio, però, cambia. Il pensiero principale, infatti, è disconnettersi, “staccare la spina” da preoccupazioni, videoconferenze, impegni, ancora di più che passare una serata al ristorante o al cinema. Ecco allora che il 28% degli italiani vorrebbe trascorrere una vacanza al mare, mentre il 19% in un agriturismo.
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La testimonianza di chi ha già provato
Per chi si chiede come sia vivere una vita da “nomadi”, Airbnb regala la testimonianza di due coniugi, Debbie e Michael Campbell, che hanno venduto la loro casa e iniziato a viaggiare in giro per il mondo, alloggiando in diversi appartamenti messi a disposizione dalla piattaforma. Dal 2013 a oggi, i coniugi conosciuti come The Senior Nomads, hanno vissuto in 85 diversi paesi, alloggiando in oltre 270 case.
“L’esperienza di vivere su Airbnb ci ha trasformati”, raccontaDebbie Campbell. “Il programma Vivi ovunque, con Airbnb darà a sempre più persone l’opportunità di scoprire il mondo da un nuovo punto di vista, proprio come abbiamo fatto noi. Siamo entusiasti di sapere che sempre più persone avranno la possibilità di vivere e lavorare dal posto che preferiscono”.
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