In America stanno prendendo sempre più piede e sembrano essere la giusta soluzione per coloro che, stressati e demotivati dal lavoro, decidono di pr
In America stanno prendendo sempre più piede e sembrano essere la giusta soluzione per coloro che, stressati e demotivati dal lavoro, decidono di prendersi una pausa per riappropriarsi della propria vita. Si tratta dei mini-pensionamenti, periodi di allontanamento dal lavoro che consentono di ricaricare le energie e ripensare meglio il proprio obiettivo di vita, personale e professionale.
Se strutturati correttamente, i periodi di mini-pensionamento possono essere un’importante esperienza autoriflessiva e illuminante. A patto, però, che siano pianificati attentamente.
Questi periodi di stop, infatti, non sono per tutti e soprattutto non sono periodi di vacanza o sabbatici. I mini-pensionamenti sono piuttosto un percorso personale dal quale si deve essere pronti a tornare indietro, per dedicarsi a nuovi progetti lavorativi o allo stesso lavoro, ma con un’ottica completamente rinnovata.
Cos’è un mini-pensionamento e perché ne abbiamo bisogno
Il mini-pensionamento è, in sintesi, un periodo di tempo in cui si rinuncia al lavoro tradizionale per un minimo di tre mesi. Si tratta di una pausa che viene utilizzata per sé stessi, ad esempio per esplorare nuovi percorsi di crescita personale o l’avvio di progetti particolari, come la scrittura o la nascita di una nuova attività. I ritmi stressanti della quotidianità lavorativa non consentono di avere le energie mentali e creative per meditare, valutare e soprattutto dedicarsi a progetti alternativi.
Affinché i mini-pensionamenti si trasformino in percorsi che possono aiutare a scoprire cosa vogliamo fare nel resto nella nostra vita, è necessario che siano ben strutturati e corredati da attività stimolanti per il pensiero. Come delle lunghe camminate nella natura.
È questo che rende il periodo di pausa a estrarre con chiarezza dalla testa delle idee sopite, percorsi che si possono realmente intraprendere.
Troppo spesso, infatti, il lavoro impegnativo di tutti i giorni soffoca la nostra curiosità infantile. Gli impegni lavorativi che ci vengono imposti dagli altri, per inseguire obiettivi che non sono nostri e orientati esclusivamente ai risultati, non tengono conto dei nostri sogni. Fermarsi consente di concentrarsi sui propri desideri e, per una volta, sulle priorità personali.
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Gli step da seguire per concedersi un mini-pensionamento
La prima cosa da fare per avviare un periodo di mini-pensionamento è capire se è veramente la soluzione giusta per noi. Come? Stilando una lista di pro e contro.
I pensieri, nella mente, possono essere molto confusi. Mettere tutto nero su bianco può aiutare a vedere possibilità nascoste laddove prima non ce n’erano o criticità a cui non avevamo pensato.
Una volta che avete capito che il periodo di mini-pensionamento è ciò che fa per voi, potete seguire questi pochi step per strutturare al meglio una scelta che, se non pianificata correttamente, potrebbe essere problematica. Lasciare il lavoro, infatti, non è una decisione percorribile per tutti. Segnare dei passaggi importanti potrebbe aiutare a prendersi questo periodo di pausa, senza rischiare troppo. Gli step sono stati pensati e scritti da Tim Denning, blogger e scrittore australiano, esperto in sviluppo personale e imprenditorialità, per Entrepreneur.
Ecco il suo piano:
- Assicurati una seconda fonte di reddito: attività da freelance, scrittura e autopubblicazione di un eBook su Amazon, attività di coaching, insegnante di corsi online;
- Risparmia e investi una parte del tuo reddito;
- Migliora le tue conoscenze in tema di finanza: puoi ottenere un reddito da attività di trading, per esempio? Oppure, sai come funzionano i fondi pensione privati?
- Confrontati con il tuo partner per capire se il suo reddito è sufficiente a sostenere il tuo mini-pensionamento;
- Costruisci un piano di riserva. Se per esempio, durante la tua pausa hai urgente bisogno di soldi, ci sono delle persone a cui puoi rivolgerti per trovare di nuovo lavoro? Crea una lista di contatti.
Gli svantaggi del mini-pensionamento
Dalla sua lista di pro e contro, Tim Denning condivide con i lettori alcuni punti per lui cruciali. Secondo l’autore, uno degli svantaggi maggiori di prendersi un periodo di mini-pensionamento è la disconnessione col mondo. Un periodo di pausa dal contesto lavorativo può non solo far perdere i contatti con i colleghi, ma anche generare un profondo senso di solitudine.
Denning offre però una soluzione: pianificare un appuntamento settimanale da dedicare alle relazioni con gli altri. Ciò che ha scoperto, nella sua esperienza personale, è che nei momenti di transizione bisogna essere “intenzionalmente” socievoli, impegnarsi di più nelle relazioni. Nel suo caso particolare (ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla stesura di libri), gli incontri con amici e conoscenti gli hanno permesso di trovare nuovi spunti di riflessione che non fossero confinati al suo mondo interiore.
Il valore del prendersi una pausa
La maggior parte delle persone sa che il proprio lavoro è stressante e che, alcune volte, staccare la spina può essere la soluzione per ritornare con la giusta carica e prospettiva. Nella maggior parte dei casi, però, l’allontanamento volontario dal lavoro è una soluzione che viene rimandata e, alla fine, accantonata.
La verità è che, man mano che si avanza nella propria carriera, diventa sempre più difficile lasciar andare gli impegni.
Secondo uno studio condotto dalla Society for Human Resource Management, il numero delle aziende che offrono periodi sabbatici o di assenza dal lavoro sta aumentando. Merito degli effetti benefici che la pausa ha sui collaboratori che tornano mentalmente riposati e complessivamente più produttivi e felici.
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