Ostrichpillow, il cuscino che vale 2,5 milioni di dollari

Ostrichpillow, il cuscino che vale 2,5 milioni di dollari

Partito con una raccolta fondi nel 2013 su Kickstarter, oggi Ostrichpillow è il cuscino fuori dagli schemi che vale 2,5 milioni di dollari l’anno.

Ostrichpillow, il marchio di benessere impegnato nella realizzazione di prodotti per il riposo eccentrici e funzionali, vale oggi 2,5 milioni l’anno

Ostrichpillow, il marchio di benessere impegnato nella realizzazione di prodotti per il riposo eccentrici e funzionali, vale oggi 2,5 milioni l’anno. Il progetto, partito nel 2013 con una campagna di crowdfunding su kickstarter vanta oggi diversi prodotti, tutti all’insegna di design divertenti e bizzarri.

Ecco la storia di un successo inaspettato e di un prodotto che “parla” con i suoi clienti.

La viralità di un’idea folle

Nel 2013, compare su Kickstarter un progetto dal design eccentrico e inusuale: un cuscino per riposare in qualsiasi luogo, come in un terminal di un aeroporto o sulla scrivania del proprio ufficio. Il prodotto avvolge completamente la testa di chi lo indossa, isolandolo dal mondo e garantendogli un riposo ottimale.

Il progetto prende il nome di Ostrichpillow ed è frutto del lavoro di Studio Banana, uno studio di design spagnolo.

Inizialmente, nella fase di lancio del progetto, gli ideatori hanno come obiettivo la realizzazione di una soluzione adatta a chi vuole schiacciare un pisolino in zone in cui non ci sono aree di comfort. Ne esce fuori un oggetto di alto design che diventa subito virale, e che cerca di ricreare la sensazione di “indossare un letto accogliente”. Per realizzarlo, il team lavora molto sullo studio dei tessuti da adoperare e sull’imbottitura del prototipo.

Dopo aver realizzato la prima versione del prodotto, Studio Banana sceglie di diffondere l’idea attraverso scatti di foto bizzarre, come persone che indossano il cuscino in aeroporto, in aereo, in ufficio, persino per strada. Una strategia di marketing finalizzata a ricalcare l’idea che il cuscino può essere utilizzato ovunque.

Così, nel 2013 Ostrichpillow fa il suo debutto su Kickstarter, raccogliendo quasi 200 mila dollari e 1.800 sostenitori.

Come affermano gli ideatori, all’inizio, il concept di Ostrichpillow viene pubblicato online senza alcuna aspettativa. In poco tempo, spiega Pablo Carrascal di Studio Banana in un’intervista a Fast Company, arrivano migliaia di email di utenti interessati all’acquisto del prodotto.

Da lì inizia tutto un percorso per la realizzazione del tipo ideale di cuscino, creando nuovi prototipi assieme alla collaborazione di partner industriali.

Oggi, Ostrichpillow genera circa 2,5 milioni di dollari l’anno e impiega nei suoi uffici 12 persone. I suoi articoli sono diventati circa una dozzina, dai cuscini, alle calze a compressione in bambù fino a una custodia per telefono detox digitale che blocca le chiamate.

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La creatività che nasce dal crowdfunding

Il punto di forza di Ostrichpillow non è solo il suo design eccentrico e funzionale. Molto nel successo del prodotto dipende dalla scelta degli ideatori di continuare a raccogliere idee e suggerimenti su Kickstarter.

Dopo l’ondata iniziale di messaggi di utenti che richiedevano cuscini unici per situazioni specifiche, i creativi di Studio Banana hanno deciso di continuare a lavorare sulle proprie linee di prodotto, raccogliendo idee e suggerimenti dei propri clienti.

Il risultato è stata la realizzazione di una linea di prodotti simili, ma con funzionalità diverse. Come Ostrichpillow Light, un cuscino che avvolge occhi e orecchie come una sorta di ciambella utile ad ammortizzare suoni e luci di luoghi affollati. O ancora, il cuscino di struzzo Mini, una sorta di grosso guanto da indossare, che permette alle persone di dormire appoggiati alla mano o al braccio.

Oggi l’azienda distribuisce i suoi prodotti tra più di 100 rivenditori, tra cui anche Amazon. Ed è proprio grazie a Kickstarter che continua a finanziare i nuovi articoli. Una scelta che per qualcuno potrebbe sembrare sorprendente, visto gli introiti dell’azienda. Carrascal spiega che continuare a lanciare campagne di crowdfunding aiuta il team di progettazione e produzione a fissare obiettivi ambiziosi. Gli utenti, continua il creativo, hanno aspettative molto alte sui prodotti. Così, l’agenzia ascolta i loro problemi e cerca di fornire le soluzioni più adatte.

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Le potenzialità dell’industria della cura della persona

Ma i meriti del successo di Ostrichpillow sono da ricercarsi anche nell’aver scelto un mercato in rapida espansione.

L’industria del benessere e della cura della persona, tra il 2014 e il 2020 è infatti passata da un valore di 10 miliardi di dollari a uno di 145 miliardi.

Oggi, i prodotti ricalcano le necessità di chi vive in una società iperconnessa, un contesto in cui casa e lavoro non hanno più confini così definiti come un tempo. Così, si diffondono prodotti come app che aiutano a meditare, a bere più acqua, strumenti per praticare yoga e una serie di prodotti per la cura della persona con proprietà rilassanti.

Il benessere è la scelta di un nuovo stile di vita che porta l’uomo a modificare il proprio comportamento, abbigliamento, alimentazione, per prevenire più che curare.

A spopolare è soprattutto la ricerca di relax, la necessità di sentirsi coccolati con trattamenti che incidono su corpo e mente. Una tendenza che sembra essersi amplificata con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Negli ultimi anni, infatti, le ricerche su Google riferite alla “cura di sé” hanno registrato una crescita costante in tutto il mondo, raggiungendo il massimo storico durante il periodo della pandemia. Gli utenti riconoscono con maggiore consapevolezza l’importanza del benessere mentale, cercando di affrontare stress e ansia in diversi modi. Modi a cui sempre più aziende cercano di offrire soluzioni quanto più in linea possibile con i trend di mercato.

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Ostrichpillow, il cuscino che vale 2,5 milioni di dollari

di Gennaro Sannino Tempo di lettura: 4 min
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