Sono quattro gli step da percorrere, secondo Nina A. Bowman, coach e managing partner, per sviluppare il pensiero strategico: una capacità che è neces
Sono quattro gli step da percorrere, secondo Nina A. Bowman, coach e managing partner, per sviluppare il pensiero strategico: una capacità che è necessaria per chi si trova a gestire un business e in genere un gruppo di lavoro coinvolto nella realizzazione di un progetto comune.
Pensare in modo strategico nel campo del business significa essenzialmente ragionare sul futuro dell’azienda, la capacità di integrare il futuro nelle tue decisioni presenti. Per farlo devi avere una visione delle cose, riflettere profondamente su come cambia il settore nel quale sei impegnato. E capire come coinvolgere i tuoi dipendenti e manager nel processo di cambiamento verso il futuro.
Ma è un dono con cui si nasce oppure può essere appreso nella vita? Secondo la Bowmnan come ogni skill può essere migliorata. Ma bisogna lavorare su quattro aspetti della propria personalità:
– Osservazione (che diventa decisiva per operare confronti con altri business e capire quali sono i trend da cavalcare).
– Chiedere e farsi domande (non c’è pensiero strategico se non ci si pongono i giusti quesiti).
– Parlare bene (imparando a comunicare nel modo migliore si può sperare nel successo).
– Gestire il proprio tempo (affannarsi in mille compiti non aiuterà lo sviluppo del pensiero strategico).
In un articolo su HBR Bowman scende nei dettagli, spiegando gli step punto per punto.
- Osservare e trovare i trend
Chi possiede pensiero strategico ha in sé quella che è chiamata “big picture”, ovvero la capacità di vedere le cose nella loro interezza, sia dall’interno che dall’esterno.
Quando si è troppo indaffarati in mille compiti si rischia di perdere questa “visione di insieme” che è necessaria per condurre un’attività di business nella giusta direzione. In questo step essere strategici significa essenzialmente saper esplorare i trend e le sfide del proprio lavoro. Per esempio, prestando attenzione a tutte le questioni che vengono sollevate ogni giorno in azienda, come agli ostacoli che i dipendenti si trovano ad affrontare.
L’atteggiamento giusto per sviluppare questa capacità è quello di essere proattivi, interfacciarsi con gli altri membri dell’organizzazione o con tutti i migliori rappresentanti della fetta di mercato nella quale hai scelto di investire. Reperire informazioni è, tuttavia, solo la prima fase. Dopo averle raccolte bisogna essere bravi nel trasferirle al proprio team di lavoro e attivarsi per cambiare le cose.
- Farsi le domande (toste)
Dopo aver compreso quali sono i trend e le sfide del settore in cui investi, puoi passare allo step successivo, quello cioè di iniziare a chiedere e a farsi domande.
Perché questo è uno step decisivo? Interrogare te stesso ti aiuterà a capire quali sono i reali propositi e a fare chiarezza. Fare domande agli altri (ai tuoi dipendenti, come a tutti gli altri attori coinvolti nel business) ti consentirà di diventare più curioso, osservare le cose da punti di vista diversi, ridurre la “miopia” del pregiudizio che limita di gran lunga le possibilità di una reale crescita personale.
Fare domande, insomma, consente di avere una più chiara comprensione dei tuoi dipendenti e manager, apportando benefici all’intero business.
- Parlare (nel modo giusto)
Chi pensa in modo strategico sa come usare il linguaggio. Conosce come dare priorità e sequenza ai suoi pensieri, strutturare il linguaggio verbale e scritto in modo da consentire all’audience di recepire subito il “cuore” del messaggio. Come fare a comunicare nel modo più idoneo? Bowan offre alcuni consigli:
– Raggruppa i tuoi pensieri in modo logico secondo alcuni punti. Cerca di essere il più sintetico possibile.
– Offri alla tua audience una visione generale degli argomenti che intendi trattare (per esempio, prima di un meeting importante). In modo che saranno pronti a offrirti il loro punto di vista e a farti domande per migliorare il livello della discussione.
– A una domanda rispondi in modo diretto sul tema principale. Fai delle premesse solo se strettamente necessarie.
- Pensa e abbraccia il conflitto
Bowman spiega come uno dei problemi di molti imprenditori sia quello di correre continuamente da un meeting e da un impegno all’altro, senza poi avere tempo per riflettere su se stessi e sul proprio lavoro. La cosa più giusta da fare, secondo l’esperta di coaching aziendale, è di eliminare tutti quegli appuntamenti non necessari dalla propria vita imprenditoriale, valutandone man mano l’urgenza.
Questo è uno step necessario per avere più tempo a disposizione. Una migliore comprensione di se stessi, porta anche a rafforzare la capacità di capire gli altri, accettare il dibattito, gestire il conflitto che si crea con dipendenti e manager dell’azienda.
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