“Come va?”. “Come stai?”. “Tutto bene?”. Queste sono solo alcune delle espressioni con cui apriamo in genere le conversazioni in ufficio. E sono spe
“Come va?”. “Come stai?”. “Tutto bene?”. Queste sono solo alcune delle espressioni con cui apriamo in genere le conversazioni in ufficio. E sono spesso inutili: la persona che chiede non vuole davvero conoscere la risposta e l’interlocutore non dice la verità. È un peccato, non solo dal punto di vista umano: lo small talk, le chiacchiere, possono infatti essere un importante strumento per creare connessioni, migliorare l’affiatamento, stimolare la collaborazione.
Come fare quindi a intavolare una conversazione che sia davvero significativa e utile? Ecco alcune strategie.
7 strategie per trarre il meglio dalle “chiacchiere” in ufficio
Queste semplici tattiche per lo small talk sono proposte da Gary Burnison, CEO di Korn Ferry, azienda di consulenza nel settore delle risorse umane. Ecco 7 strategie da lui proposte a CNBC.
1. Il “trucco” dell’ACT
Per cominciare una conversazione, Burnison spiega di utilizzare il trucco dell’A.C.T., acronimo che sta per Authenticity (autenticità), Connection (connessione), Topic (tema). Invece di chiedere genericamente “come stai”, propone quindi di usare questi tre criteri per porre domande più umane.
Fa alcuni esempi: “Cosa ti aspetti da questa settimana?”, oppure “Tu mi ricordi una celebrità, ma non riesco a capire quale: sei parente di qualche VIP per caso?”.
2. Evita argomenti abusati
Il giornale radio orario, si basa su alcuni argomenti ricorrenti: traffico, sport, meteo e così via. Siccome tu non sei un giornale orario, evitali: “È un metodo orribile per rompere il ghiaccio”, spiega Burnison, “e anche se ci sono delle eccezioni (come nel caso in cui, per esempio, condividi una passione con il tuo capo o collega) è meglio evitare questi cliché, per virare su temi più importanti e personali”.
3. Studia l’ambiente
“Apri gli occhi prima di aprire la bocca”, consiglia Burnison. Un ottimo modo per cominciare una conversazione è commentare un elemento dell’arredamento: un quadro, una fotografia, un gadget e così via. Generalmente, nell’ufficio di una persona ogni elemento ha un significato particolare: parlarne può quindi rappresentare un modo per avviare la conversazione e rompere il ghiaccio.
4. Parla di quello che ti succede
“Che tu ci creda o no, la maggior parte delle persone vuole sapere qualcosa di più sugli altri, specialmente se lavorano per la stessa azienda”, spiega ancora il consulente.
Un ottimo modo per fare conversazione, quindi, può essere quello di condividere le proprie “avventure” quotidiane a casa: “Ieri mio figlio di sei anni è andato per la prima volta in bici da solo”, per esempio.
Allo stesso tempo, dimostrati interessato per quello che succede agli altri, soprattutto quando sei nuovo in un’azienda o sei stato appena scelto come responsabile di un team.
L’obiettivo è quello di essere genuini e autentici.
5. Parla per primo
Burnison spiega che è importante avere la prima parola, sia in conference call che dal vivo. Questo per due ragioni:
«Se aspetti, innanzitutto qualcuno potrebbe anticiparti e dire ciò che avevi pensato anche tu. In secondo luogo, i colleghi più loquaci si prenderanno tutto lo spazio disponibile per le domande».
6. Pensa anche al come
«Non importa quanto parli o cosa dici: il tuo tono di voce, le espressioni facciali e il contatto visivo diranno molto di più».
È anche il linguaggio non verbale a contare: guarda sempre negli occhi il tuo interlocutore; se sei al telefono, sorridi.
7. Cambia argomento
L’obiettivo di ogni “chiacchiera” in ufficio dovrebbe essere chiaro: creare una connessione umana e autentica, che può aiutarti però anche a portare avanti i tuoi obiettivi sul lavoro. Ecco perché, durante lo small talk, devi essere pronto a capire quando è il momento introdurre il tema che più ti sta a cuore e chiedere ciò di cui hai bisogno oppure sottolineare alcuni aspetti del tuo lavoro.
In realtà, secondo Burnison, quando si crea una relazione davvero umana, potrebbe essere il tuo stesso superiore a portare la conversazione nella direzione che preferisci.
Fallo e basta
«Per gli introversi, le chiacchiere in ufficio possono diventare una sofferenza».
Come ultimo consiglio, l’esperto di Korn Ferry, invita i timidi a lanciarsi: «Se non dici nulla prima che una riunione inizi oppure quando sei in ascensore col tuo capo, il rischio è che diventi invisibile».
Per riuscirci, il primo passo è innanzitutto di non essere troppo duri con se stessi: tutti siamo intimiditi dagli altri, soprattutto da coloro che hanno una posizione di potere. “È naturale essere deferenti con le autorità”, spiega Burnison, “e nessuno si aspetta che tu faccia un soliloquio: ma quando fai uno sforzo per far sentire la tua voce, gli altri ti ascolteranno, entrando in contatto con te”.
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