Svegliarsi all’alba, per avere successo. È questa una delle strategie più conosciute di alcuni dei milionari più noti. Lo fa Tim Cook, che si alza all
Svegliarsi all’alba, per avere successo. È questa una delle strategie più conosciute di alcuni dei milionari più noti. Lo fa Tim Cook, che si alza alle 3:45 per rispondere alle email e andare in palestra. Lo fa Richard Branson, alle 5:45, anche lui per dedicarsi all’esercizio fisico. Ma è davvero così importante?
Esistono per la verità una serie di esempi di imprenditori di successo che riescono a fare quanto si prefissano durante il giorno, senza necessariamente svegliarsi all’alba. Entrepreneur ne ha raccolto le testimonianze, spiegando che in realtà si tratta di un fattore molto soggettivo e che non esiste una regola che vada bene per tutti.
Sforzarsi non serve a niente
Bryan Clayton è il CEO di GreenPal, piattaforma web che mette in contatto i possessori di spazi verdi con giardinieri professionisti nella propria zona. Clayton è un imprenditore seriale di un certo successo, eppure non si alza mai prima delle 8 di mattina. Malgrado abbia provato più volte a fare il contrario:
«Mentre nasceva la mia ultima azienda – racconta – ho provato il più possibile ad alzarmi dal letto tra le 4 e le 5 di mattina. Mi sono forzato per più di 6 mesi, prima di rendermi conto che in realtà la mia efficienza diminuiva della metà rispetto a quando dormivo tra le 8 e le 9 ore ogni giorno. È meglio accettare il fatto di aver bisogno di una buona nottata di sonno per dare il meglio, piuttosto che sforzarsi di adottare le abitudini di qualcun altro».
Per alcuni, inoltre, i momenti più produttivi arrivano di sera, non al mattino. È l’esempio di Ross Andrew Paquette, fondatore e CEO di Maropost, compagnia specializzata in marketing e vendite. Il suo stipendio annuale è a 9 cifre, eppure Paquette confessa di alzarsi non prima delle 9, 9 e mezza. E di andare a dormire spesso molto tardi:
«Mi metto a letto quando ho esaurito tutte le idee, non quando sono esausto. La mattina presto è sopravvalutata. Se le tue idee migliori arrivano di notte, lavora di notte. Vivi queste nottate senza sonno come un segno che hai qualcosa di meritevole per cui lavorare», spiega.
L’idea quindi è di non sforzarsi di seguire una determinata routine solo perché l’ha proposta il CEO di Apple. Molto meglio imparare a conoscersi e adeguare i propri ritmi in base ai momenti della giornata in cui si è più produttivi.
Organizza il lavoro
La gestione delle ore di sonno è importante perché ha a che fare con il coordinamento di un’attività fondamentale per la nostra produttività: come usiamo il tempo. Se sappiamo gestire il nostro tempo, saremo in grado di dormire in maniera sana, senza restare inutilmente in piedi fino a tardi o fare levatacce insensate.
Natasha Nelson, imprenditrice seriale multimilionaria, si alza tra le 8 e le 9, in maniera regolare. Eppure ha appena venduto con profitto la sua azienda Yogurtini alla Rocky Mountain Chocolate Factory e porta avanti Kauzbotz, impresa di giocattoli. Come ci riesce? Gestendo i propri tempi con precisione:
«L’ultima cosa che faccio alla fine della mia giornata di lavoro – spiega – è pianificare la mattinata successiva. Non ho quindi bisogno di prendermi del tempo per organizzarmi e posso cominciare subito la mia to-do-list».
L’attività di organizzazione del tempo richiede soprattutto capacità di fissare delle priorità. Come fa Brittani Nelson che si alza alle 8 e organizza le sue giornate in blocchi ben precisi, assicurandosi così di dare la stessa importanza e attenzione ai nuovi clienti e a quelli storici, senza tralasciare niente. Molto importante per Nelson è anche evitare inutili perdite di tempo:
«Evito di collegarmi a Facebook o altri social, a meno che non abbia previsto uno slot della giornata da dedicare al marketing online. Evito di controllare le email e rispondere alle telefonate inaspettate, a meno che non mi trovi nel momento della giornata a loro dedicato».
Un approccio simile è quello di Craig Wolfe, multimilionario e presidente di CelebriDucks e Cocoa Canard, rispettivamente azienda di ‘papere’ di gomma personalizzate e di cioccolata. Wolfe lavora con industrie manifatturiere che si trovano in fusi orari diversi: risulta quindi fondamentale gestire il proprio tempo.
Si sveglia quindi, “tra le 8:15 e le 9”, ma “ho bisogno di lavorare spesso di notte”:
«Per avere successo, non importa quanto tempo hai a disposizione e quando cominci o finisci di lavorare. È importante che tu riesca a stabilire momenti della giornata in cui sei disponibile per gli altri al 100% e momenti in cui sei impegnato a gestire i diversi aspetti della routine quotidiana di un business».
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Per riuscirci, Wolfe come Nelson prevede dei ‘blocchi’ temporali prefissati in cui lavora a nuove proposte, risponde alle telefonate e fa attività di public relation. In questo modo, “massimizzo l’efficienza”.
È importante anche riuscire a organizzare bene i propri tempi con collaboratori, team e soci. Michele Scism, consulente e milionaria, si alza tra le 8 e le 9, ma sa di poter affidare l’attività ai propri collaboratori:
«Con dei sistemi organizzativi collaudati e un grande team puoi concederti di dormire fino a tardi, perché sai che c’è chi si sta occupando degli obiettivi necessari».
Prenditi cura di te
Carol Roth, imprenditrice e presentatrice in TV, aggiunge che è importante aggiungere alla propria routine quotidiana tempi e spazi per se stessi e i propri affetti. È il famoso Work/Life Balance, di cui spesso parliamo su MGMT. Un tempo fondamentale anche per produrre meglio e di più:
«Avere una programmazione che si estende troppo a lungo, fino a tarda sera, può rendere difficile trovare un bilanciamento con aspetti della nostra vita come la cura di se stessi, la famiglia e altro, ma che sono fondamentali per il successo. Posso testimoniare che andare in palestra 4-5 volte la settimana è importante non solo per la mia salute, ma anche per chiarire i miei pensieri e dare il meglio di me al lavoro. Non sarei capace di avere successo senza».
La risposta? Dormire bene rende più ricchi
Abbiamo visto che, in base all’esperienza di diversi CEO e founder di successo, dare il meglio svegliandosi presto o tardi è un elemento estremamente soggettivo. A mettere tutti d’accordo, però, (scienza inclusa) è l’importanza di dormire il giusto numero di ore e di riposare bene.
Uno studio pubblicato nel 2015, condotto da ricercatori del Williams College e della University of California – San Diego, ha dimostrato una correlazione tra le ore di sonno e lo stipendio medio. Ha infatti dimostrato che, mediamente, negli Stati americani dove il tramonto arriva più tardi, gli stipendi medi sono più bassi dello 0,5% nel breve periodo e del 4,5% nel lungo periodo. Successivamente, i ricercatori hanno calcolato che un’ora di sonno in più aumenta i salari dell’1,5% nel breve termine e del 4,9% nel lungo.
Non solo. È ampiamente dimostrato che il giusto riposo aiuta il cervello a lavorare bene, rendendolo pronto a imparare cose nuove e a ricordarle. Chi dorme poco, all’opposto, ha difficoltà nel prendere le giuste decisioni e nel problem solving. Il sonno aiuta inoltre ad avere una buona salute mentale e fisica, riducendo il rischio di depressione e obesità.
Insomma, se alzarsi all’alba di mattina o andare a dormire tardi la sera può funzionare per qualcuno, è comunque necessario dormire il giusto. Secondo la National Sleep Foundation statunitense, le ore di sonno consigliate per gli adulti (26-64) sono tra le 7 e le 9 a notte.
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